La partecipazione delle classi dell’ISISS VERDI, all’iniziativa organizzata dal Comune di Valdobbiadene contro la violenza sulle donne non è stata una semplice attività didattica, ma un momento di profonda educazione civica e umana. Trovarsi di fronte alla realtà di un fenomeno così drammatico ha significato confrontarsi direttamente con i valori fondamentali della nostra società: il rispetto, la parità e la dignità inalienabile di ogni persona. L’iniziativa, grazie agli interveniti dello sportello donna, delle comunità degli istituti San Gregorio, del gruppo musicale Iperurania e dei nostri studenti, ha offerto l’opportunità di uscire dall’astrazione del dibattito per toccare con mano l’importanza di un impegno attivo e quotidiano.
L’impatto emotivo è stato significativo. Ascoltare testimonianze, poesie, canzoni, analizzare dati o semplicemente riflettere sul significato del “silenzio” che spesso circonda le vittime, ha scosso le coscienze, specialmente quelle dei più giovani. In un’età in cui le dinamiche relazionali si stanno definendo, questo evento ha sottolineato con forza che l’amore non può mai tradursi in possesso, controllo o violenza. Ha rafforzato la consapevolezza che il cambiamento parte dalla cultura e che la scuola ha la responsabilità di seminare i principi di una mascolinità (e femminilità) basata sulla collaborazione e sul riconoscimento reciproco.
L”iniziativa di Valdobbiadene ha evidenziato come la violenza non sia un evento improvviso, ma spesso il culmine di comportamenti che si manifestano gradualmente. Per i nostri studenti, questo si traduce nell’impegno a vigilare sulle proprie relazioni e su quelle dei propri coetanei, imparando a riconoscere i segnali d’allarme e a rompere il muro dell’omertà.
Guardando al futuro, la partecipazione a questa iniziativa deve rappresentare solo l’inizio di un percorso di impegno costante. La riflessione deve trasformarsi in azioni concrete all’interno della comunità scolastica e, successivamente, nella vita adulta. L’ISISS VERDI si impegna a mantenere alta l’attenzione su questi temi, integrando l’educazione al rispetto e all’uguaglianza nel proprio curriculum formativo. Solo attraverso una cultura inclusiva, critica e non violenta, possiamo sperare di costruire una società in cui iniziative come questa non siano più necessarie, perché il rispetto e la parità saranno la norma e non l’obiettivo da raggiungere.
In conclusione, l’evento ci ha ricordato che lottare contro la violenza sulle donne è una battaglia di civiltà che riguarda tutti, uomini e donne, giovani e adulti.
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